La dura vita della casalinga: #1 la coda in posta
Oggi ho ufficialmente avuto la mia peggiore esperienza di sempre in posta. Ci sono andata per incassare dei vaucher lavoro, ossia uno dei tanti modi che permettono a noi precari/disoccupati di portare a casa qualche soldo in più. Dopo i soliti dubbi sul tipo di biglietto da prendere per mettersi in coda (perché alle poste nessuno sa mai qual'è lo sportello giusto, ma la coda è una certezza), scopro di avere ben 20 persone davanti. A mezzogiorno. Mi è capitato spesso di aspettare molto, ma all'ora di pranzo chiunque entrerebbe in crisi da carenza glicemica solo al pensiero. In più non mi sembrava tanto pieno, e mi chiedevo dove fossero quelle 20 persone. Dopo una lunga lunga attesa, durante la quale gli impiegati facevano il solito scherzo del fermarsi due ore tra un cliente e l'altro, è stato chiaro che una buona metà delle 20 persone davanti a me non era stata altrettanto tenace e aveva scelto la fuga strategica in attesa di tempi migliori. Come dargli torto? Finalmente,