mama blog: la gravidanza è un casino - il terzo trimestre #3




Le ultime settimane di gravidanza, quelle in cui dovresti goderti gli ultimi momenti di libertà prima dell'arrivo dell'erede, a voler ben vedere sono incasinate quanto la somma di tutti i mesi precedenti...


CORSO PREPARTO #2 E GENTE PERSA PER STRADA
Una volta superata la soglia della metà del corso, avvicinandosi sempre più la data del termine per tutte quante, si inizia a perdere gente per strada, come nell'arena degli Hunger Games: la mattina del quinto incontro settimanale, per esempio, veniamo accolte dalla notizia che una delle partecipanti aveva partorito meno di due ore prima, e che un'altra avrebbe fatto l'induzione il giorno seguente. Ansia a mille. Tanto che l'ostetrica responsabile del corso ha esordito dicendo "bene, allora oggi parleremo di travaglio, parto, induzione e taglio cesareo, così siete preparate nel caso arrivasse prima". Il giorno seguente la discussione si è poi spostata su whatsapp in merito all'imminente plenilunio, della serie "stiamo pronte che non si sa mai". Io, nel dubbio, ho ricontrollato la valigia pronta nel suo angolino in camera per verificare che fosse tutto a posto, dato che di settimana in settimana le altre ragazze iniziavano a partorire, il successivo novilunio si avvicinava, e il Baby Koala ha iniziato a muoversi in modo sospetto.
Il quarto incontro, invece, è stato quello più divertente: aperto ai papà e con visita alle sale parto. Max, da bravo ingegnere, si è subito fatto riconoscere: al momento di riempire un grafico a torta con le attività quotidiane del neonato, divise ora per ora, è subito andato in crisi perché il grafico aveva 23 spicchi invece di 24, ha riempito il foglio con una legenda perché "gli spicchi sono piccoli, quindi ho usato solo le iniziali di nanna, pappa e cacca" (prontamente individuate come le tre attività base di un neonato); al momento di parlare di contrazioni, non potendo trovare una regola o un algoritmo a quelle irregolari del periodo prodromico (cioè la prima fase del travaglio, quella in cui le contrazioni non sono regolari o dolorose e se andate in ospedale vi rispediscono a casa insultandovi), non accontentandosi della risposta "fidatevi di quello che vi dicono le vostre mogli", ha iniziato ad essere particolarmente nervoso (gli abbiamo poi inviato uno schemino da studiare, ma non lo ha soddisfatto). Terminata la visita in sala parto (dove abbiamo verificato che 20 persone in piedi in una stanza chiusa sono troppe, sopratutto se metà di queste sono donne al nono mese di gravidanza), il povero Max non ha potuto trattenersi e mi ha guardata super agitato dicendo "Ma cosa ci è venuto in mente? Non potevamo prendere un gatto?". Io, che ho avuto esattamente lo stesso pensiero, gli ho risposto "Ma io te l'avevo detto! Ora non possiamo mica ripensarci". Ora, noi desideravamo tanto avere un Baby Koalo, e siamo super felici che manchi davvero poco al suo arrivo, ma quando l'ansia per quello che non puoi controllare arriva, non puoi farci niente.


STARE COMODI MAI
Le ultime settimane di gravidanza sono le più pesanti dal punto di vista fisico. Se poi ci aggiungete l'arrivo del caldo vi rendete conto di come sto messa. Dormire comodi e sereni è impossibile: la pancia è ingombrante e non si trova una posizione soddisfacente (io dico che non esiste); ogni due o tre ore si fa visita al bagno, perché il Baby Koala preme sulla vescica; con il caldo si suda tantissimo, ma se accendi l'aria condizionata poi hai freddo; il Baby Koala si esercita per quando da adolescente andrà a ballare; insomma, un disastro. La sera mi addormento con l'acidità di stomaco e la mattina mi sveglio ancora più stanca, con la pressione sotto i piedi a giorni alterni. In più, gli anelli stringono e non si sfilano più, perciò la fede nuziale è finita appesa al collo con una bella catenina d'argento e l'anello di fidanzamento la raggiungerà presto. Le gambe e i piedi gonfi richiederebbero scarpe comode, MA  nell'armadio non ho più né sandali né ballerine, ma solo ciabattine di gomma, quindi continuo ad andare in giro con le scarpe da ginnastica. Problema: allacciarsi le scarpe, quando non riesci a piegarti in nessun modo, è impossibile. Ormai, se un qualsiasi oggetto cade per terra, è perso per sempre.


CAMERETTA QUASI PRONTA E MEGA SHOPPING LAST MINUTE
Dopo mesi di attesa, in cui tutti gli averi del Baby Koala hanno vissuto in vari scatoloni in giro per casa e cantina, finalmente la cameretta è stata imbiancata e arredata, ma non senza problemi. 
Il Kallax da 4x4 cubi, che già ci viveva, è stato svuotato, spostato e riorganizzato, e ora vive nella sua nuova posizione in attesa di essere completamente riempito. Al momento ospita tutti i libri per bambini che avevamo in giro per casa (alcuni erano miei e hanno più di 30anni), qualche pelouches e i pezzi del tappeto di gomma componibile tipo puzzle (gentilmente ereditato da mio fratello, quindi anche in questo caso si tratta di pezzi che hanno tra i 24 e i 22 anni, ma si sono mantenuti egregiamente).
La gigantesca cassettiera Malm, di cui abbiamo comprato due pezzi da 4 cassetti ciascuna, ha richiesto una giornata per il montaggio. Non essendo molto in grado di aiutare Max, ha dovuto fare praticamente tutto da solo. Ora, voi penserete che la cassettiera Malm, essendo in truciolato nobilitato a produzione industriale, sia abbastanza leggera da trasportare. Vi sbagliate. Di grosso. A un certo punto abbiamo iniziato a sviluppare la teoria che per essere tanto pesante dovesse come minimo contenere una lastra di piombo nascosta tra gli strati di legno pressato. Soprattutto, nonostante i cassetti super capienti e i divisori interni per organizzarli al meglio, nel giro di un paio di giorni mi sono resa conto che per finire tutto quello spazio ci vuole un attimo... perciò sto studiando come farci stare tutto, e poi magari ve ne parlerò.
La storica culla di famiglia, quella che ha più di cento anni, che mio fratello ha restaurato con tanta cura, per la quale abbiamo fatto realizzare il materasso su misura... non passava dalla porta. Al momento di trasportarla in cameretta ci siamo accorti che la porta a libro (comodissima per risparmiare spazio) era un centimetro troppo stretta. Ma come dico io, con un po' di violenza si ottiene sempre tutto, e infatti spingendo un po' Max è riuscito a farla passare. Ok, magari la porta si è leggermente rigata, magari anche il muro verniciato di fresco, ma ci è passata (e il muro l'ho ritoccato io e vi assicuro che ora sta bene).
Dopo settimane di discussioni e ragionamenti, alla fine lo storico divano-futon che viveva in cameretta per ospitare eventuali amici, è stato smontato e trasportato in cantina. Purtroppo, per quanto gli volessi bene, era un bel po' ingombrante e dopo una lunga lotta con Max ho vinto io, per cui verrà sostituito da una ben più piccola ma altrettanto comoda poltrona Poang a dondolo.

VALE TUTTO, FASI LUNARI E ANSIE VARIE
Dalla 37esima settimana compiuta la gravidanza è considerata a termine, quindi vale tutto. Ogni momento è buono. Quindi devi essere pronta non tanto da un punto di vista pratico, quanto da da un punto di vista psicologico e metterti nell'ordine di idee che qualunque giorno potrebbe essere quello in cui nascerà l'erede. Il Baby Koala, previsto in arrivo il 16 luglio, sarà ritardatario come suo padre (che arriverà in ritardo anche al proprio funerale) o si sforzerà di essere puntuale (come cerco sempre di fare io), oppure ancora deciderà di arrivare prima e vedere il mondo (perché è senza pazienza, altra dote genetica ereditabile)? Con le mie colleghe del corso preparto abbiamo avuto parecchie occasioni di disquisire sull'influenza delle fasi lunari: il Baby Koalo sarà a 38 settimane precise il giorno del novilunio, mentre la luna piena corrisponderà precisamente con il termine previsto. Chissà se questo influirà in qualche modo? Si accettano scommesse in merito, pertanto abbiamo davvero iniziato a piazzare le puntate di amici e parenti (al vincitore offriremo da bere, oppure farà da babysitter).  Altro punto degno di ansia è il parto stesso: dopo anni a ripetere che "no, il parto naturale assolutamente no", ora che ci siamo sono riuscita ad autoconvincermi per un possibilistico "ok, si può fare, ma speriamo di non andare troppo per le lunghe, e in ogni caso fatemi per favore l'epidurale". MA la mia ginecologa e l'ostetrica del corso preparto mi hanno giustamente ricordato che il primo figlio può essere una faccenda piuttosto lunga e anzi non c'è fretta di venire in ospedale...

Insomma, queste ultime settimane si stanno rivelando interessanti, tra caldo africano e ansia da "devo fare un sacco di cose prima che arrivi". Per chi di voi ci è passato, come avete vissuto le ultime settimane?


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