mama blog: due mesi con Valentino

augh! grande capo orsetto affamato



Valentino è ormai arrivato a quota due mesi e inizia a essere piuttosto reattivo e a darci qualche soddisfazione.


To nanna or not to nanna
Come previsto, anche il Vale nel suo secondo mese di vita ha iniziato a dormire di più la notte e meno di giorno. Quindi, se io e Max siamo finalmente stati graziati da una media di 5 ore filate per notte, Vale ha iniziato a essere molto più sveglio durante il giorno e giustamente a richiedere attenzione. Il trend del pisolino pomeridiano lungo 2 o 3 ore ha avuto breve durata, perché prima ha iniziato a dormire un numero a caso di ore in una fascia oraria a caso della giornata, poi è passato direttamente ai micro sonni da 10 minuti, impedendomi qualsiasi attività. Una volta sveglio "mamma ho fame", identificato con "eh! Eh! Eh!" accompagnato da testate da picchio arrabbiato sul mio petto, o sul naso, o su quello che capita; "mamma ho male al pancino, fai qualcosa" che si traduce in "ghiii!!" o addirittura in "ahia!!", per cui Vale vuole essere preso in braccio a pancia in giù, assumendo una tipica posa da bulldog francese con tanto di braccia piegate in dentro e pugni stretti; "mamma mi sono stufato di stare disteso, ti prego prendimi in braccio", che viene espresso con un "daiii!!!" scocciatissimo e da grande agitamento di braccia e gambe; infine capricci misti, un vero e proprio insieme di fastidi vari e difficoltà esistenziale, tradotti con un buffissimo "mbèeeeeh!!", testa buttata all'indietro e broncio d'ordinanza con tanto di sorriso all'ingiù. Tutto questo per tutto il giorno, dal mattino fino all'una di notte. 
L'unico modo per assicurarsi che dorma un po' è caricarlo sul passeggino, tra urla e strepiti, e portarlo in giro: appena mette il naso fuori di casa, come se avesse un sensore di prossimità, si addormenta immediatamente, salvo poi svegliarsi subito e con una fame pazzesca appena si rientra a casa.
Quando gli amici lo vedono tanto tranquillo e sonnacchioso si meravigliano di quanto sia un bravo bimbo, e io mi sento come quando si incontra la maestra del proprio figlio pestifero e ci si sente dire "complimenti, suo figlio è bravissimo, educato e gentile"... ma di chi stiamo parlando? Scusi signora maestra ma mi sa che ha sbagliato bambino...



Gli esami non finiscono mai
Nel secondo mese di vita del bambino vengono svolti tre esami fondamentali: elettrocardiogramma ed ecografia alle anche per lui, controllo dei 40 giorni per la mamma. E qui ridiamo, quindi mettetevi comodi e prendere i pop corn prima di leggere.
La prima visita è stata quella dell'elettrocardiogramma, che sono riuscita a prenotare vicino a casa. L'addetta all'esame mi ha dato indicazione di "farlo mangiare prima, così è tranquillo, mettergli qualcosa di aperto sul davanti e portarlo nella carrozzina così resta steso". Sul farlo mangiare prima, cosa sensatissima dato che lui si addormenta sempre dopo mangiato (secondo me perché ancora non beve il caffè), ho riso come una matta. Mia madre fa la stessa cosa con il gatto prima di portarla dal veterinario. Quindi mi sono immaginata la scena del gatto che si ribella, tentando di cavare gli occhi a mia madre mentre cerca di infilarla a forza nel trasportino, in cui la parte della mamma era interpretata da me e la parte del gatto indemoniato dal Vale... sul vestirlo con qualcosa di aperto davanti non ho avuto da ridire, ma mi ha costretta a pianificare un paio di outfit alternativi in base al clima. Alla fine è bastato sbottonare la tutina senza doverlo svestire del tutto, cosa che avrebbe provocato urla e strepiti degni di un maiale sgozzato vivo. Il portarlo steso nella carrozzina, per quanto ingombrante, si è rivelato ancora più sensato: arrivati sul posto non lo abbiamo nemmeno mosso, lui non si è svegliato e ce la siamo cavata nel giro di pochi minuti. In più, la simpatica addetta all'esame ci ha fatto rivedere l'avere un figlio sotto una diversa prospettiva raccontandoci del suo parto trigemellare... io e Max la guardavamo come si guarda un supereroe.
Tutta una storia diversa per l'ecografia alle anche. Innanzitutto io devo assolutamente farmi dei quotidiani bagni di umiltà: Max, con tutta la sua ansia, mi aveva avvertita che sarebbe stato saggio partire prima, ma io non gli ho dato retta e me la sono presa comoda, convinta di arrivare in ospedale e fare la visita a Vale senza passare dal via. Non avevo calcolato il labirinto di tunnel nei sotterranei dell'ospedale. Venti minuti per trovare l'ambulatorio, salvo poi scoprire che dovevo prima fare la coda in accettazione, ma da un'altra parte. Potete ristrutturare un reparto dell'ospedale, ma non potete togliere l'anima da statale scansafatiche dalla stronza dell'accettazione. Simpatia portami via, nome che ho prontamente assegnato alla gentile impiegata, fin dalla prenotazione è riuscita a darmi indicazioni sbagliate o incomplete. "L'esame è nei sotterranei del padiglione C" no, è nei poliambulatori, che sono nei sotterranei del padiglione C ma hanno un ingresso separato. Se non me lo dici, io vado nel reparto sbagliato, oppure mi perdo nei sotterranei; "prima devi fare l'accettazione alla segreteria" peccato che la segretaria del poliambulatorio non faccia l'accettazione e mi abbia rimbalzata al piano di sopra, in radiologia, proprio dalla simpaticissima impiegata. Arrivata da lei, dopo una di quelle code in cui la gente si piazza a caso perché non si capisce dove comincia e dove finisce, mi chiede se devo pagare perché "se deve pagare deve prima andare al CUP"... ma io, cara signora, ho l'esenzione e non devo pagare "ah ma prima devo controllare". Seguono 10 minuti (dieci!!! Dai che mi fai perdere il turno!) in cui la simpatica impiegata si nasconde dietro il pc, con aria assente, spostando il mouse apparentemente a caso sulla scrivania, come se si fosse dimenticata di me; poi, con aria di sufficienza, mi guarda e dice "zero signora, non deve pagare"... alla buon'ora!!! Raggiunti marito e figlio, che avevo naturalmente abbandonato a loro stessi davanti all'ambulatorio in cui Vale avrebbe fatto la visita, sudata per il tanto correre, viene fuori che la stanzetta dell'ecografia è talmente minuscola che può entrare una sola persona alla volta e il passeggino deve restare fuori... MA io ho solo due mani e mi servono per tenere in braccio il Vale, quindi con zaino del cambio in spalla, fogli dell'accettazione da consegnare tenuti sotto il gomito e bimbo urlante appoggiato a una spalla entro sperando che infermiera e radiologo mi aiutino. Per fortuna, una vita trascorsa lavorando in ospedale può anche renderti estremamente disponibile. Finito l'esame, per consolarci, siamo quindi partiti tutti alla ricerca di cibo.
Decisamente più easy la mia visita dei 40 giorni. Circa sei settimane dopo il parto, la mamma effettua un controllo dalla propria ginecologa, per verificare che sia tutto in ordine. Nel mio caso, mi sono trovata nel mezzo di una congiunzione di ferie non indifferente, tra ginecologa in ferie, medico di base in ferie e pediatra che va in ferie quando gli altri rientrano... tuttavia, la gioia di scoprire che ho perso 10 chili in due mesi ha messo da parte tutto il disagio.



Bimbi grassi e vestiti piccoli
Il Vale, che quando è nato era super piccolo, dopo aver scoperto le gioie del cibo ha preso peso velocemente e a due mesi pesava già più di cinque chili e mezzo. Il risultato è un grasso porcellino a cui vanno stretti i vestiti taglia due mesi e che entra già nella taglia successiva... portarlo in giro è divertentissimo: la gente non riesce a credere quanto sia cicciottello, a quanto sia diventato grande, a quanto siano grassoccie braccia e gambe. Io intanto non riesco a fare l'inventario dei suoi vestiti perché cresce troppo in fretta.
Altro problema è quando la gente lo scambia per una femmina: io mi impegno a vestirlo "da maschio" con tutine azzurre, pigiamini di Batman, completini blu... ma niente, continuano tutto a dirmi "ma che bella bambina" no signora, veramente è un maschio, "ma è una bimba o un bimbo?" un bimbo signora, non vede che è vestito di azzurro dalla testa ai piedi come il principe delle fiabe? Una delle ostetriche della Asl, che mi vede tutte le settimane per il controllo del peso, insiste nel prenderlo per una femmina, perché "è troppo tranquillo per essere un maschio". Quindi, femmine, se non volete essere prese per maschi, dovete fare le brave e vestirvi solo con abitini di pizzo rosa.   Vi ricordo che siamo nel 2019 e io ancora devo vestire Vale di azzurro per far capire che è un maschio, cosa che evidentemente non funziona comunque. A questo punto lo manderò in giro con una maglietta con la scritta "io ho il pene", così forse le sciüre di passaggio capiranno.



Le coliche non esistono (e i miei capelli crescono biondi)
Praticamente da quando è nato, Valentino soffre di coliche. Sul tema coliche si apre un dibattito potenzialmente infinito: c'è chi sostiene che le coliche vengono solo a chi beve il latte artificiale, chi dice che prima dei tre mesi non possono venirgli, chi afferma che si tratta di bolle d'aria e chi le associa alla stitichezza. Poi ci sono i negazionisti, che affermano che le coliche non esistono e che si tratta di semplici scleri notturni di un bambino troppo stimolato. Sì. E i miei capelli crescono biondi... Ormai so riconoscere quando mio figlio ha mal di pancia perché non ha digerito, tra urla disperate e stiramenti di gambe, o perché il suo intestino fatica a lavorare. Basta guardarlo per capire quale sia il problema. Se non sono coliche queste... ti piange il cuore a guardarlo soffrire così, soprattutto quando al mattino si sveglia senza voce per il tanto piangere della sera precedente. 
A mia volta, con il cambio di stagione, i miei capelli stanno patendo tutto in una volta quello che si sono risparmiati in nove mesi di gravidanza: ne perdo tantissimi, sono secchi, la cute è irritata e ho chili di forfora; ormai passo il tempo a togliere di dosso a Vale i miei capelli caduti in giro. Un incubo. Per fortuna mi sono procurata delle fiale rinforzanti che dovrebbero aiutare i capelli a non cadere, ma stimolando la cute non fanno che irritarla di più. Finirà mai questo strazio?


Commenti

Post popolari in questo blog

Fai da Te: #2 - Aggiustiamo la collana rotta

fai da te: catenella portaciuccio 2.0

fai da te: ghirlanda di palloncini e fondale per le foto