mama blog: la gravidanza è un casino - il secondo trimestre #2




Siamo ormai arrivati a metà strada. Superate le 20 settimane, il Baby Koala si muove allegramente come una piccola anguilla, e naturalmente proseguono le disavventure di questa gravidanza, per fortuna senza problemi, in un mondo che però di problemi ne ha parecchi.


MASCHIO O FEMMINA?
Come vi raccontavo nel post precedente, quando la gente scopre che sei incinta, dopo un po' ipotizza che tu sappia già se avrai un maschio o una femmina e giustamente incuriosita chiede. Anche se fate parte della categoria dei romantici, che non vogliono sapere nulla, dovete capire bene che voi potrete pure infischiarvene, ma al vostro medico la cosa interessa molto (ho avuto tempo fa una discussione molto interessante in merito a questo concetto con un'amica, relativamente ai test genetici: il punto, secondo me, non è che tu voglia saperlo, quanto piuttosto che al tuo medico serva sapere cosa aspettarsi per poter gestire al meglio il resto della gravidanza e la salute di mamma e bimbo).
Arrivata all'ecografia precedente la morfologica, la mia simpaticissima ginecologa esordisce dicendo "secondo me oggi scopriamo cos'è". Io e Max pertanto le abbiamo raccontato di essere straconvinti di aspettare una femmina. Che continuiamo a immaginarci una femmina, che abbiamo grandi idee su un nome da femmina, che saremmo super contenti di avere una femmina. Naturalmente, appena la mitica ginecologa appoggia l'ecografo, mi guarda e commenta "infatti, è palesemente un maschio". Ah beh certo! Da quel momento il cervello di Max si è spento per qualche ora, fino al completo riavvio con il nuovo aggiornamento installato: stiamo per avere un maschio. Benissimo. Chiaramente, la vocina sul fondo del mio cervello che ripeteva "guarda che più ti immagini una femmina e più sicuramente sarà un maschio" aveva ragione. Dovrei darle retta più spesso. Io, che per fortuna ho un cervello naturalmente portato al problem solving e che per ogni cosa si immagina un'opzione A, B, C, D ed E, ho semplicemente superato il livello "genere neutro" con il passaggio seguente "ok è un maschio. Avviare impostazioni maschio". Facile. nel giro di un paio d'ore la mia testa si è riempita di orsetti blu e dinosauri e svuotata dai gattini rosa e dagli accessori da principessa. 


UNA PICCOLA ANGUILLA VS ECOGRAFIA MORFOLOGICA
Come vi dicevo, da quando il baby koala ha iniziato a farsi sentire, è stato ancora più ovvia la sua propensione ad agitarsi sempre e comunque. Anche durante la visita per l'ecografia morfologica. Per chi non lo sapesse, questo esame ecografico si fa verso la metà della gravidanza e serve per verificare che il bambino si stia formando correttamente. Viene dunque misurato, si controllano gli organi interni, gli arti, la testa, il cordone... se ancora non si è capito il sesso, normalmente lo si verifica qui. Può essere una visita anche piuttosto lunga, soprattutto quando vostro figlio decide di agitarsi come un'anguilla perché, ormai è chiaro, fare le ecografie non gli piace. Nel mio caso è stato necessario farla in due rate, con una pausa di quasi un'ora in mezzo, durante la quale ho ricevuto come indicazione di "camminare un po' in giro e bere una bevanda zuccherata".  Io, la paladina del "lo zucchero non lo metto neanche nel caffè", che devo bermi una bevanda zuccherata per convincere l'anguilla a girarsi come si deve. Come no... per fortuna, dopo tanta pazienza, riusciamo a terminare l'esame e tornarcene a casa. 


VOGLIA DI VITA VS PRESSIONE A TERRA
Con la fine dell'inverno, mi è tornata la voglia di fare cose. Ho svuotato l'armadio dei vestiti inutili, rivisto la sistemazione dei cassetti in pieno stile Konmari, mi è anche tornata la voglia di andare in palestra. MA, e qui c'è un ma bello grosso, la mia pressione già bassa è scesa ai minimi termini. Arrivata a metà giornata sono già stanchissima e mi addormento sul divano come un bambino di tre anni dopo un'intensa giornata all'asilo. Quindi, impegni, lavori domestici, commissioni, rientro in palestra, tutto rimandato o spalmato su più più giorni possibili per ridurre al minimo lo sforzo. Mentre la testa vorrebbe solo prendere la bicicletta e fare chilometri...
Tralasciamo poi il momento in cui la pressione bassa ha lasciato il posto alla digestione super lenta.


YOU TUBE E I MUST HAVE DELLA CAMERETTA
Su questo tema sono tentata di girare un video a mia volta. Man mano che i giorni passano si forma nel mio cervello una lista mentale sempre più lunga di tutto quello che mi servirà, tra cose da comprare e cose da mettere nella lista nascita. You Tube si è rivelato spassosissimo per questo, perché tra ikea hacks per la cameretta, room tour di varie nursery, vlog a tema "newborn essential" e simili, ci si fa una vera e propria cultura in merito alle varie mode del momento per l'arredo delle camerette dei neonati, più che aggiustare il tiro su quello che davvero è utile. Ho ristretto il campo a queste categorie ricorrenti tra i must have di you tube per la cameretta:
- cassettiera normale vs mobile fasciatoio: il classico mobiletto tutto in uno, con tanto di vaschetta integrata è fuori moda. Oggi vanno molto di più le normali cassettiere (Hemnes di Ikea in testa) con sopra il materassino-fasciatoio, perché così la cassettiera rimarrà nella cameretta molto più a lungo. Astuto. Il risultato è una sequela di cassettiere TUTTE UGUALI;
- prodotti Ikea usati per altri scopi: che il Signor Ikea ci fornisca sempre grandi idee è fuor di dubbio. In questo caso i prodotti "hackerati" sono due: il carrellino RÅSKOG, usato per riporre pannolini e salviette, e la mensola portaspezie Bekvam (che tra l'altro non vendono più), che diventa un ripiano a vista per i libri dei bambini in pieno stile Montessori (il metodo Montessori peraltro è davvero di gran moda al momento e sinceramente inizia a risultarmi un attimino troppo mainstream).
- lampade Miffy e arredamento pro mamma: un vero must delle camerette di quest'anno sono le lampade a forma di coniglietto Miffy. Bellissime ma care come il fuoco. Soprattutto, si tratta di quegli oggetti carini che piacciono alle mamme fashion e che i bambini ignoreranno per i loro primi sei mesi di vita. Di questa categoria fa però parte l'intero design dell'ambiente, che comprenderà comode poltrone per far sedere la mamma (tolto l'allattamento, vi sfido a far addormentare un neonato da seduti), tappeti pelosi e pelli di pecora (graziosi ma sicuramente complicati da lavare), quadri di design da appendere alle pareti (perché gli stickers da muro con gli animaletti grazie a Dio non li vuole quasi più nessuno), sicuramente pratici ma spesso più adatti ad attirare l'attenzione dei grandi che a distrarre i bambini durante il cambio pannolino, e poi cuscini colorati e super fashion, comodi eh, ma che servono giusto a far scena più che a essere effettivamente utilizzati.

La cosa peggiore, in tutto ciò, è che ti rendi conto che probabilmente finirai anche tu per fare lo stesso.


LISTA NASCITA UTILE E DOVE TROVARLA
Arrivati a metà gravidanza, si inizia a fare un po' il punto della situazione, tra quanto abbiamo già recuperato grazie all'infinita generosità di amici e parenti e quanto ancora ci manca, ma soprattutto cosa possiamo inserire nella fantomatica, ma utilissima, lista nascita. Tralasciamo il fatto che, secondo le autorevolissime opinioni "dell'internet", esistono posti in cui la lista nascita viene tenuta in sospeso fino alla nascita del pargolo (che cosa inutile), posti in cui non vi lasciano inserire il tiralatte nella lista (perché? te lo pago, se poi non lo uso sarà un problema mio) e forum di mamme che consigliano di inserire nella lista nascita un intero guardaroba per il baby da 0 a 120 mesi (avete letto bene, centoventi), mi sono messa all'opera, chiedendomi come mai qualche amica in attesa non abbia pensato di farne una, affidandosi del tutto all'altrui generosità.
Come sapete io sono una persona amante della tecnologia e dello shopping online, quindi in principio ho automaticamente aperto una lista nascita su Amazon e una bacheca di idee su Pinterest. Convinta che ormai "tutti sanno usare Amazon" ho dato per scontato che quella sarebbe stata l'unica e sola lista che mi servisse: facile, varia, immediata nel comunicarmi gli ordini fatti. Povera ingenua. Su consiglio di Max, che nonostante sia ingegnere è da sempre grande conoscitore dell'animo umano, ho fatto un piccolo sondaggio tra amici e parenti sul tema "secondo te è meglio una lista nascita virtuale su Amazon o una lista fisica in un negozio?". Il risultato è stato scoraggiante: circa il 70% ha commentato con "io Amazon non lo so usare", "non ho idea di come funzioni una lista su Amazon" e soprattutto "ma su Amazon non si possono vedere le cose dal vivo e nessun commesso ti aiuta". Sempre meno soddisfatta, ho dunque cercato di capire quali catene di negozi per bambini avessi a disposizione in zona e quali fossero le più diffuse in giro (parenti geograficamente lontani, sto pensando a voi), per valutare in quale di queste fare ANCHE una lista fisica, così da dividere tutto nelle due categorie "quello che si trova in negozio" e "quello che si trova solo su Amazon".
Per testare al meglio la mia idea, ho portato Max a fare una gita esplorativa in un negozio Prenatal: il poverino, da bravo figlio unico figlio di figli unici, trovandosi di fronte a scaffali pieni di ciucci, tiralatte, sterilizzatori usb e prodotti per l'igiene vari ed eventuali, ha reagito come un cerbiatto accecato dai fari di un'auto, tra un "cos'è questo oggetto misterioso?", un "a cosa serve?" e un "come funziona?", per poi concludere di non essere neanche vagamente preparato. Io, che da brava sorella maggiore (con 9 anni di differenza da mio fratello) so cosa mi aspetta, almeno da un punto di vista pratico, so di non essere preparata psicologicamente, ma per fortuna ho ancora tempo per rimediare (e soprattutto so preparare un biberon e cambiare un neonato).


SHOPPING COMPULSIVO E CARINERIE VARIE
Naturalmente, quando ci si mette a cercare oggetti vari per bambini, ti si apre un mondo: vestitini dimensione bambola con fantasie super tenere, sonaglietti da appendere a forma di animaletto, copertine personalizzate (anche se il baby nasce in estate, ma pazienza, metti che poi ha freddo), giocattolini colorati e libri per bimbi in ogni lingua esistente... l'unica cosa che può trattenervi dal comprare di tutto è la consapevolezza che potrete infilare tutto ciò nella lista nascita e che la vostra carta di credito è vuota (per principio). Finora ho trovato un sacco di progetti fai da te, tutine in numero sufficiente a vestire un esercito di neonati (ma sono stata bravissima e non ho comprato nulla), oggetti carini di ogni tipo e lampade colorate per vedere dove mettete i piedi alle due di notte quando la belva piange. I prossimi mesi si prospettano impegnativi: lo shopping stanca, e io ho la pressione bassa.

Anche voi siete caduti vittima del cosiddetto "nesting", ovvero lo stimolo naturale a preparare il nido?


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