Stare a casa mai: Oporto (tour del Portogallo #2)




Seconda parte del Tour del Portogallo! Dopo Lisbona, la nostra seconda tappa è stata Oporto, nel nord del paese.
Al grido di "ti porto del Porto dal porto di Porto", siamo partiti alla scoperta di questa città che negli ultimi anni si è trasformata da brutto anatroccolo in uno splendido cigno. Max infatti se la ricordava come una città sporca e mezza diroccata, mentre oggi è piena di turisti, musei, attività culturali. I vicoletti del centro, che prima avevano i panni stesi da un lato all'altro e strade sporche, ora sono puliti e pieni di localini turistici con piatti tipici e selezioni di vini. Le chiese, che prima avevano due dita di polvere su ogni statua, oggi sono in perfetto ordine o in fase di restauro. 
La particolarità di Oporto è poi il suo essere costituita da varie municipalità confinanti e collegate tra loro, anche grazie ai sei ponti che attraversano il Douro, il fiume che taglia in due l'area urbana e che qualche chilometro più avanti sfocia nell'Atlantico.
Oporto è diventata una città sinonimo di cultura e vita notturna, attirando giovani universitari, architetti, artisti e amanti del buon cibo e del buon vino.

Cosa vedere:

Più che la cattedrale, a essere interessante è la vista di Porto dalla piazza antistante: scendendo le scale vi troverete in un caratteristico quartiere che tra strette viuzze vi porterà fino al fiume. La passeggiata vi piacerà un sacco, quindi portate la fotocamera, e che sia carica!

Livraria Lello: posto imperdibile per ogni fan di Harry Potter e dei libri in generale, è considerata una delle librerie più belle del mondo. Si tratta di una libreria con una sua storia, aperta da più di un secolo, e con una particolare architettura che la rende particolarmente affascinante e instagrammabile. Non aspettatevi però di entrare e uscire come volte: per entrare è necessario acquistare un costo vaucher di ben 5 euro, che vi verranno scalati dall'acquisto di un qualsiasi libro. Questo espediente permette di filtrare la massa di turisti che entra puramente per farsi un giro e fare foto (scordatevi di farle in santa pace: il meraviglioso scalone in legno è costante preda di turisti in cerca di selfie).


gli alti scaffali ospitano una vasta collezione di libri

arrendetevi alla coda, non potete evitarla

giargianeria a mille

si ringrazia la graziosa signorina per essersi infilata nella mia foto

tutto l'edificio ha una magnifica architettura

quasi ogni superficie è decorata da meravigliosi lavori in legno
la facciata dell'edificio più antico


Igreja de Santo Ildefonso, contiene bellissime cappelle ornate da statue di marmo, e ha una bella facciata in azulejos



Igresia de Sao Francesco
Una chiesa monumentale con relativo convento, dai soffitti incredibilmente decorati. Assolutamente da visitare!

Stazione di São Bento
L'ingresso della stazione è decorato con meravigliose azulejos. Naturalmente super affollata, quindi fate attenzione!

Igreja do CarmoTorre dos Clérigos: noi purtroppo siamo arrivati tardi e ce li siamo persi, ma anche solo da fuori vale la pena venire a dare un'occhiata a questi due monumenti bellissimi. La facciata della chiesa è ricoperta di azulejos e si dice che dalla cima della torre si goda uno splendido panorama di tutta la città di Oporto. 



Gitarella fuori città


Mentre salite verso Oporto, fate una sosta a Fatima. Noi ne abbiamo fatta una molto breve, giusto il tempo di visitare il santuario e di accendere qualche cero. La parte principale del santuario è costituito dalla cappella dell'apparizione, che si trova vicino alla basilica più antica (antica per modo di dire, dato che la data di inaugurazione è del 1935). Dalla basilica più vecchia si allunga una spianata lastricata lunga un chilometro, che sale fino alla basilica nuova, inaugurata nel 2007. Le due chiese tano enormemente l'una dall'altra per lo stile: se la basilica vecchia ha uno stile classicheggiante, costruita com'è in pietra bianca e con due bellissimi porticati che si aprono come ali ai due lati, la basilica nuova sembra più un centro congressi, vista la sua struttura esterna in cemento e di forma rotonda, ma compensa con interni riccamente decorati. Nella basilica vecchia potete visitare la tomba dei tre pastorelli. 

la spianata e la basilica vecchia  di Fatima


Nella cappella dell'apparizione viene celebrata la messa più volte al giorno, mentre i fedeli in penitenza percorrono in ginocchio la spianata mentre recitano il rosario. Vicino alla cappella dell'apparizione un enorme braciere, caldo come le fiamme dell'inferno, accoglie i ceri che i fedeli possono accendere per le proprie preghiere: i ceri sono tutti uguali, in cera d'api naturale e di diverse dimensioni, e possono essere presi dietro offerta in una zona ombreggiata vicino al gigantesco braciere. In questo modo non ci sono i consueti millemila negozietti e venditori. In generale la sosta a Fatima mi è piaciuta moltissimo: è un posto estremamente rilassante, in cui ci si può concentrare solo sulla propria fede, senza distrazioni materiali (a Roma, per esempio, ho odiato in particolare il clima da "mercanti del tempio" che mi ha fatto sentire come Gesù che ribalta i tavoli, ma senza poterlo fare). A Fatima invece troverete un'unico negozietto in tutto il santuario, situato oltretutto in una posizione defilata, e che vende solo statue della Madonna e rosari.


Dove dormire:
Hotel Ibis Porto Centro, situato in una zona centrale, ma non esattamente in pieno centro, sorge vicino a una piazza con molti locali e ristoranti, e che ospita poi un comodo parcheggio sotterraneo (fondamentale vista l'enorme carenza di posti auto in città). L'albergo, come tutti gli Ibis, ha stanze minimal e pulite, con pavimento in parquet laminato e bagno a tre elementi. Lo spazio per i vestiti è ridotto, ma compensato dalla presenza di scrivanie e adattatori per caricabatterie di ogni tipo (usb compreso). La colazione è super abbondante, servita in una bella sala con vista sulla strada, su cui si affaccia un bel palazzo coperto di azulejos.

Dove mangiare
éLeBê Baixa locale con un arredamento bellissimo, pieno di dettagli interessanti e belle idee di design. Il menu è tematico, e vi conviene farvelo spiegare, ma la cucina è ottima e sarete ben lieti di abbinarci un vino locale dalla fornita cantina. Se volete un locale molto elegante, ma non troppo pretenzioso, e soprattutto che non sia invaso dai turisti, fiondatevi qui. Max lo ha adorato.




Restaurante Bar Galeria De Paris altro locale con un arredamento piuttosto orginale, fatto di chincaglierie e vecchi giocattoli dall'ultimo secolo, offre piatti semplici di cucina portoghese e molti coperti. La cena è spesso accompagnata da cantanti o piccole band. Ottimo se avete puntato una cena al vicino Brick Clérigos e non avete trovato posto: il locale in questione ha recensioni altissime ma praticamente 15 posti a sedere, divisi tra due o tre tavoli e una sola tavolata comune all'interno della minuscola sala. Uno di quegli ambienti molto hipster in cui la cucina è ricercata ma pretenziosa e dove soprattutto è assolutamente impossibile trovare posto. Ma non disperatevi: alla Galeria de Paris vi troverete benissimo, mangerete a sazietà senza chiedervi cosa esattamente avete nel piatto e soprattutto passerete la serata ad ammirare le migliaia di oggetti in esposizione. Andate dritti lì senza remore.

l'interno della Galeria de Paris



Da non perdere, il tour della cantine a Vila Nova de Gaia (alias "il porto di Porto"). Vila Nova de Gaia è situata esattamente di fronte a Oporto, e per raggiungerla basta attraversare a piedi il ponte Eiffel. Il bellissimo lungofiume pullula di bar e cantine in cui assaggiare i vari tipo di Porto, e alcune di queste offrono tour guidati con degustazioni. Noi siamo andati da Sandeman, dove con 12 euro potete partecipare a un tour in varie lingue della durata di un'ora circa, con una guida in costume e con degustazione finale di due tipi di Porto (ci sono anche pacchetti più costosi con un maggior numero di varietà e di maggior pregio). Naturalmente non può mancare lo shopping alcolico: dopo averlo assaggiato non si può resistere alla tentazione di portarsi a casa un paio di bottiglie di questo particolare vino liquoroso.

(per seguire il mio tour di Oporto con Google Maps, ecco il link dei luoghi da visitare)

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