mama blog: gli 11 mesi di Valentino




E siamo arrivati a 11 mesi. Ancora un mese e Valentino avrà un anno. Questo ultimo anno è a dir poco volato, vuoi perché non ci si annoia un attimo, vuoi perché lui è cambiato tantissimo da com'era quando è nato.


Bulldog racing team

Mio padre fa battute da mesi su quanto sarebbe divertente fare a Vale una maglietta con scritto "Bulldog racing team", perché diciamo sempre che ha il musetto (cicciotto come un piccolo porcellino) le zampe (sempre piegate all'interno) e l'atteggiamento da bulldog francese, mentre mio padre è un grande appassionato di motori. Ridendo e scherzando, la nostra battuta è diventata realtà quando Valentino ha iniziato a gattonare. Dopo settimane passate a strisciare all'indietro come i gamberetti, ha iniziato a gattonare come si deve e non lo fermiamo più. Ormai va in giro a razzo con le braccia piegate all'interno e le guanciotte gonfie, come un bulldog appunto. Il problema, naturalmente, è che ormai è impossibile stargli dietro. Se lo lascio in un punto, non faccio nemmeno in tempo ad alzarmi che già è arrivato dalla parte opposta della stanza. La parte divertente è il non doverselo più portare di peso in giro per casa: basta dirgli "forza Vale, seguimi" e lui ti segue come un bravo piccolo bulldog. 
Purtroppo, non si può gattonare per sempre, perciò nel giro di un paio di settimane Valentino ha iniziato a padroneggiare le discipline successive: innanzitutto ha cominciato ad alzarsi in piedi appendendosi ai mobili, poi è passato ai primi passettini laterali spostatosi lungo i vari appigli (tavolini, divani, letti, librerie...) per finire con lo spingere scatoloni e sedie in giro per casa usandoli come un camminatore (se non sapete cos'è un camminatore, che in pratica è una sorta di versione evoluta del girello, ecco qui un esempio). Il parquet pieno di righe non è molto felice, ma pazienza. Camminerà entro il suo primo compleanno? Possibile. La genetica è dalla sua parte. Purtroppo, più lui diventa "mobile" più diventa curioso di esplorare ogni cosa si trovi alla sua portata: cassetti aperti e svuotati del loro contenuto, libri che vengono mangiati, terriccio direttamente dal vaso della pianta di limoni... la cosa ci ha un attimo mandati nel panico, per cui abbiamo bloccato tutte le ante e i cassetti che potevamo e speso una fortuna all'ikea per mettere le ante alla libreria (e bloccarle) e inscatolare il contenuto dei mobili del bagno alla sua portata. Lui naturalmente riesce sempre a trovare qualcosa da distruggere e come un piccolo bulldog testone insiste finché non raggiunge l'obiettivo.


Zuccate

Naturalmente, da quando ha iniziato ad alzarsi in piedi, ha anche iniziato a cadere. Per fortuna non è uno di quei bambini che cadono perennemente di faccia (per ora) ma di testa. In pratica la scena tipo è la seguente: Valentino si alza appendendosi a qualcosa, si esalta perché sta in piedi, stacca una mano perché "guarda mamma senza mani", si esalta ancora di più e inizia a saltellare sul posto, perde l'equilibrio e cade sul sedere (ammortizzato dal pannolino) MA atterra troppo velocemente e si sbilancia all'indietro, cadendo così sulla nuca e con i piedi per aria. Ogni caduta prevede così la sua ovvia zuccata con tanto di "stonk". Vale si spaventa e scoppia in lacrime, non tanto per il male (figuriamoci, ha ancora la testa gommosa) ma perché la caduta lo ha preso alla sprovvista. Questo schema si ripete circa 25 volte al giorno, tutti i giorni... ormai gli dico direttamente di non piangere perché non si è fatto nulla, più o meno per principio. Altra fonte di zuccate sono le sue sclerate drammatiche. Ogni forma di frustrazione viene sfogata con urla disperate e testa buttata all'indietro in modo molto teatrale, salvo poi sbatterla su quello che capita lungo il percorso: il pavimento, i muri, la testa della mamma... da anni faccio battute sul mio setto nasale deviato e di come prima o poi me lo romperò definitivamente con un qualche incidente stupido, ma mai avrei immaginato che una zuccata di mio figlio avesse la maggiore probabilità di riuscirci.


Bimbi socievoli VS la fine del lockdown 

Appena è stato possibile, abbiamo ripreso a uscire di casa. Valentino ha ripreso la buona abitudine delle passeggiate quotidiane ed io ho ripreso a vedere amici e le altre mamme. Naturalmente anche Valentino ha ripreso a socializzare con le persone: inizialmente ha fatto il finto timido, che prova a tirarsi indietro ma poi fa i sorrisoni. La prima a guadagnarsi un sorriso è stata la sua madrina, che abbiamo visto dopo due mesi, seppur a distanza di sicurezza: senza neanche pensarci le ha fatto un sorrisone super felice e ha poi tentato di farsi prendere in braccio di continuo. Più tiepida la reazione con gli altri bimbi: resta sempre attratto dalle femmine più grandi di lui, mentre a tutti gli altri riserva una generica curiosità e qualche tentativo di toccacciamento. Ovviamente nella categoria "bimbe grandi" fanno parte anche le varie cameriere, cassiere e commesse incontrate nel frattempo, a cui Vale ha fatto un sacco di occhi dolci e sorrisi furbetti, guadagnandosi un sacco di "awww!! Amore! Quanto sei cariiino!". Siamo tornati ai tempi in cui sembrava di portare in giro un vip.



Gelati e bimbi ruffiani

Che Valentino fosse ruffiano si era capito. Che fosse un golosone anche. Ma che abbinasse le due cose per mangiare di più scroccando a gli estranei, ci mancava. Innanzitutto le prime uscite post-lockdown hanno avuto come tappa fissa la gelateria: vuoi non far assaggiare il gelato al bambino? Il problema è che questo bambino qui ha fame, quindi si mangia tutto il tuo gelato. Io che per anni ho mangiato solo coni con stracciatella più un secondo gusto, mi sono dovuta riconvertire alle coppette tre gusti: uno per me, uno alla frutta per il Vale e uno via di mezzo da condividere... ovviamente Vale fa grandi scene drammatiche ogni volta che finisce il gelato e questo ci porta alla nuova furbissima tecnica elaborata dal signorino. Un pomeriggio, seduti fuori da una gelateria, scatta il consueto sclero drammatico alla "è finito il gelato", che però visto da fuori suonava più come "oh no! Quale immane tragedia! La mia vita non ha più senso", tanto da attirare l'attenzione della barista. La cara signora, intenerita da tanta sofferenza, ha pensato bene di offrire al Vale un mini cono al fiordilatte, prontamente divorato tra mugugni di soddisfazione. La medesima scena si è poi ripetuta durante un aperitivo: dopo aver scroccato la fetta di arancia dal mio crodino, prima se l'è ciucciata per bene, poi ha iniziato a piangere fino ad attirare la barista che "oh tesoro, hai finito l'arancia? Aspetta che te ne porto un'altra". Per non parlare poi di tutte le pizzette, bretzel, piadine, toast e affettati vari che si è spazzolato dal nostro piatto durante i vari aperitivi fatti con gli amici dalla riapertura dei locali (manca solo che ci freghi la birra, ma ci arriverà prima o poi). Insomma, abbiamo un bambino golosone che ha già capito come intortare il suo prossimo per mangiare di più. È chiaro che presto rotolerà. 






Commenti

  1. Ma che bello che è il tuo bimbo 😍 facci sapere quando inizierà a camminare ❤️

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