Stare a casa mai: 10 giorni in Sicilia e Vulcano






Scena: è un tranquillo giorno di gennaio, quando vi comunicano che a luglio, che è tipo il mese più caldo dell'anno, sarete invitati a un matrimonio, attesissimo, sull'isola di Vulcano. Poiché è sempre una buona cosa approfittare dei matrimoni lontani da casa per attaccarci qualche giorno di vacanza, io e Max, il santo marito e testimone della sposa, dopo un breve consulto di famiglia, prendiamo la saggia decisione di convogliare su questo viaggio le nostre risorse per le vacanze estive 2022. Organizziamo un road trip della Sicilia del nord. Bello. Ma bisogna ricordarsi una cosa importantissima: non siamo più due avventurosi sposini in grado di viaggiare leggero. Ma no. Ora abbiamo anche Valentino da portarci dietro. Valentino, come ogni bambino di tre anni che si rispetti, per quanto sia flessibile, ha comunque delle esigenze: prima su tutti, un seggiolino auto adeguato. Non esattamente una cosa facile da trasportare in aereo o economico da noleggiare in loco. Ha bisogno di un minimo di attrezzatura per la spiaggia: formine, secchiello, salvagente, pannolini. I suoi vestiti sono piccoli, ma si sporcano facilmente, quindi è difficile portarsi una valigia minimal. Ma soprattutto, paga a prezzo pieno il posto in aereo. Per la Sicilia, in alta stagione. Quindi io e Max abbiamo commesso uno dei nostri peggiori errori nel prenotare una vacanza, peggiore anche del prenotare un volo da Budapest a Vienna che si è poi rivelato un viaggio di tre ore su un Fiorino. Peggio dell'accettare una sostituzione di un albergo già prenotato per trovarci a dormire in un centro termale per anziani degno del film Cocoon. Abbiamo prenotato il traghetto. Venti ore da Genova a Palermo. Ora vi raccontiamo come è andata.




Giorno 1: Genova
Arriviamo a Genova per pranzo. Mangiamo al Porto Antico e ci fermiamo al volo a mangiare qualcosa. Troviamo una zona di panche coperte a disposizione per mangiare e qui arriva il primo fastidio esistenziale della giornata. Belli i tavoli all'aperto ma invasi dai piccioni. MI sono trovata a disinfettare il più possibile ogni singolo centimetro quadro dell'intero tavolo, ma mentre mangiavamo eravamo continuamente molestati dai piccioni che ci camminavano tra i piedi in cerca di cibo. IO ODIO a morte i piccioni, perciò immaginate quanto mi sia goduta il pranzo. Valentino rideva come un matto perché far scappare i piccioni si è rivelata una attività estremamente divertente. Dopo pranzo facciamo una passeggiata per le vie del centro storico. Una cosa che mi ha sempre affascinata moltissimo del centro storico di Genova sono i vicoletti larghi 30 cm in cui pensi che non passi uno spillo e invece la gente ci abita. Nel pomeriggio raggiungiamo il porto e ci mettiamo in coda per salire sulla nave. La partenza della nave è alle 21.30, ma ci specificano di arrivare 3 ore prima. Noi, temendo ritardi, incidenti e code infinite, arriviamo alle 17.40. MA abbiamo lo sbarco prioritario, il che significa che ci imbarcano alle 21.20. Ore passate sotto il sole a morire di caldo e di noia. In auto, intorno all'auto, vicino all'auto... ad averlo saputo prima, saremmo arrivati al porto dopo cena. Alle 22 sulla nave è tutto chiuso tranne il bar che serve giusto dei toast. Appena ci sediamo a mangiare iniziamo a notare il rollio della nave, che ci terrà svegli di notte insieme al caldo.





Giorno 2: viaggio in nave e arrivo a Palermo
Viaggiamo con la nave Excelsior di GNV. Abbiamo scelto una cabina, di quelle più grandi con finestra vista mare, ma è comunque claustrofobica. Mi chiedo come siano quelle di categoria inferiore. Ci svegliamo pieni di nausea. Scopriremo poi che la traversata è stata piuttosto ventosa e questo ha accresciuto molto il rollio della nave, inoltre la nostra cabina è in uno dei due ponti più alti, peggiorando la situazione. Scopriamo inoltre che il telefono non prende e che non c'è il wifi. Vi sfido a sopravvivere un giorno senza wifi con un bambino che si annoia e vuole solo guardare i cartoni. 
Al mattino ci sono code infinite a tutti i bar, anche se nessuno di noi ha fame, tranne il Vale che sta benissimo. Sulla nave le piscine sono vuote e chiuse, la sala teatro chiusa, tutto è parecchio consumato. Solo l'animazione prosegue imperterrita con i suoi balletti e il suo ottimismo. In cabina c'è una sola presa di corrente. Le code ai ristoranti sono lunghissime. L'unica speranza sono i bar dove si può mangiare al massimo un panino. Io digiuno completamente, preda della nausea. Non ho mai sofferto di mal di mare in tutta la mia vita, quindi per me si è trattato di un'esperienza tremenda. La nave è pet friendly ma alcuni corridoi sono vietati a gli animali. Tipo il nostro. Ma il messaggio non è evidentemente arrivato all'occupante della cabina di fronte alla nostra, che si è portato con sè il suo cagnolino, usando il corridoio come bagno per il quadrupede che non pago ha abbaiato per tutto il tempo. Sia le cabine che tutta la nave hanno un aspetto decisamente trascurato e consumato, la nave è sporca in alcune zone e abbiamo costantemente la sensazione di essere abbandonati a noi stessi. La piccolissima area bimbi è aperta solo per due ore al mattino presto. Gli altoparlanti annunciano il check out dalle cabine tre ore prima dell'ora prevista di arrivo. Noi abbiamo, saggiamente, pagato il late check out, ma ogni mezz'ora arriva il personale di bordo a cercare di cacciarci fuori. Quando finalmente usciamo dalla cabina, non un minuto prima del dovuto, ci troviamo ad aspettare, valigie in mano, in uno dei saloni ristorante. L'animazione, che a questo punto sarebbe utilissima per gestire i bambini, è magicamente scomparsa. Una volta sbarcati raggiungiamo immediatamente il nostro B&B per la notte, ma la sera siamo ancora talmente nauseati dal viaggio in nave che ci sostentiamo solo con un bubble tea.





Giorno 3: da Palermo a Milazzo e arrivo a Vulcano
Uscire da Palermo è da incubo, il traffico è degno di una jungla. Veniamo addirittura sgridati da una pattuglia dei carabinieri per non aver dato la precedenza a un pedone che non solo non avevamo visto, ma che si è praticamente buttata sulle (consumatissime) strisce pedonali quando noi eravamo già quasi a metà strada. Il pedone ha sempre la precedenza, ma in questo caso la signora è stata a sua volta poco prudente a lanciarsi così. 
Facciamo una sosta a Tindari per pranzo. Il borgo è giustamente chiuso al traffico esterno e c'è una navetta che porta dal parcheggio pubblico alla zona della basilica. Restiamo sconvolti dalla bellezza del mare. Tutta l'autostrada da Palermo a Milazzo è estremamente panoramica. Arrivati a Milazzo ci imbarchiamo sul traghetto (gli aliscafi sono più veloci ma non caricano le auto) e arriviamo a Vulcano al tramonto. Ci sistemiamo al nostro hotel assolutamente tipico di un posto di mare e facciamo subito il bucato di tutti i vestiti che abbiamo indossato fino a quel momento. Fa talmente caldo che la mattina dopo è già quasi tutto asciutto. Che il Signore benedica gli stendini negli hotel al mare. Vulcano ci accoglie da subito con la sua atmosfera surreale, la natura brulla, il tramonto bellissimo e il cibo super buono. Anche qui massima disponibilità nei confronti delle esigenze di Valentino, che viene servito e riverito con piatti di patatine extra, granite al pistacchio e acqua prima di subito.





Giorno 4: Vulcano
Su consiglio di varie persone andiamo a fare il bagno sulla spiaggia delle acque calde. Dal fondale basso sbuffa un vero e proprio idromassaggio naturale fatto di aria calda, che rende l'acqua piacevolmente riscaldata. Testiamo anche il nuovo salvagente di Valentino, che prova un mix di paura e incredulità gioiosa per questa acqua piacevolissima ma che sobbolle. Nel pomeriggio ci prepariamo per il motivo principale della nostra presenza qui, ovvero il matrimonio a Vulcanello: cerimonia e ricevimento si svolgono  al Therasia Resort Sea & Spa, un posto meraviglioso con vista sulle altre isole Eolie, al tramonto. Cibo ottimo e personale simpaticissimo. Allestimento meraviglioso  con le bouganville tipiche dell'isola e che in Sicilia si trovano davvero ovunque. Sapete qual è il menù bimbi a un matrimonio in un ristorante stellato? Pasta al pomodoro e cotoletta con patatine. Che Valentino ha mangiato, come anche una buona parte degli antipasti per gli adulti e del primo di mamma e papà. Ma la location era davvero spettacolare. Qui compiamo il secondo degli errori della vacanza: invece di rientrare presto e riposarci un po', scegliamo di andare via per ultimi, perché "tanto Vale dorme" e ovviamente il giorno dopo ci svegliamo completamente rimbambiti. Non abbiamo più vent'anni e forse è arrivato il momento di ammetterlo.





Giorno 5: Vulcano
Dopo il matrimonio, e il rientro alle 3 di notte passate, ci prendiamo una giornata di assoluto riposo, pranziamo con la granita siciliana e andiamo a guardare il tramonto sulla spiaggia delle sabbie nere. Qui, io e Valentino ci godiamo un bagno rinfrescante al tramonto e facciamo un sacco di giochi sulla sabbia, che è nera come la cenere lavica. Pensavo che non mi sarebbe piaciuta questa sabbia scura come la notte, invece l'ho adorata: è liscia, fine, pulita e piena di pietre pomici invece che delle solite conchiglie e sassolini di quarzo. Scotta, fuma quando la bagni con l'acqua di mare e ti gratta la pelle fino a graffiarti, ma è bellissima. 





Giorno 6: Da Vulcano a Milazzo
Prima di salutare Vulcano andiamo a fare una gita alla Valle dei Mostri. Qui capisco perché sia consigliato usare scarpe da ginnastica: la sabbia scotta tantissimo e Valentino si lamenta appena mette i piedi a terra. Io ovviamente gli avevo messo dei sandali, perché non avevo la minima idea che avrei trovato della sabbia tanto lontano dalla spiaggia, ma soprattutto ho letto il cartello che consigliava scarpe chiuse arrivata sul posto... per la serie "ma io che ne so".
 Dopo pranzo ci imbarchiamo per Milazzo e arriviamo nel tardo pomeriggio. Valentino si addormenta appena scesi dall'auto, così lo lasciamo tranquillo per un po' mentre anche noi ci riposiamo. Le temperature sono alte, anche se il clima è abbastanza ventilato, e al chiuso abbiamo trovato quasi ovunque aria condizionata a temperatura polare, tanto che ormai abbiamo perennemente la gola irritata o il naso che cola. Usciamo verso sera per un aperitivo sulla costa di ponente e ci godiamo il tramonto, poi proseguiamo la serata con una bella passeggiata sul lungomare di levante. Qui Valentino attacca con un costante "mamma ho sete" ogni circa due minuti, tanto che all'ennesima richiesta sbrocco mentre Max mi guarda dicendo "ha sete poverino, fa tanto caldo".





Giorno 7: Cefalù
Salutata Milazzo andiamo a Cefalù. Pranziamo in un posto con un servizio lentissimo, che ovviamente non starò a consigliarvi. La città è invasa di turisti, soprattutto stranieri, che girano per le strade in costume da bagno nonostante la spiaggia sia parecchio più giù. Visitiamo la cattedrale, meravigliosa, ma lo facciamo a rate perché ci troviamo un matrimonio in corso! Quindi dopo la prima parte di visita usciamo per una pausa granita, ci godiamo l'uscita della sposa e infine terminiamo la visita in una cattedrale ormai deserta. In serata arriviamo a Palermo dove pernottiamo nello stesso B&B dell'andata e dove ceniamo con delle buonissime arancine da asporto. Siamo talmente stanchi a causa del caldo che non ci sentiamo nemmeno in grado di uscire. Inoltre nella zona centralissima in cui ci troviamo fervono i preparativi per il Festino di Santa Rosalia ed è davvero strapieno di gente.





Giorno 8: Palermo
Cerchiamo di sfruttare la mattinata e l'ora di pranzo per visitare più cose possibile, fermo restando che Palermo non è propriamente piccola e le cose da vedere sono tantissime. Pranziamo tardi, nel primo pomeriggio e rientriamo in albergo per il pisolino di Valentino (che fortunatamente dorme tardi). Usciamo per fare un lauto apericena e girare un po' per il quartiere godendoci un pochino di fresco serale. Il giorno successivo sarà l'ultimo che passiamo in Sicilia e ce la prendiamo con tutta calma.






Giorno 9: Monreale e partenza da Palermo
Salutiamo il carinissimo gestore del B&B e ci avviamo verso Monreale. Visitiamo il duomo prima di pranzo e proseguiamo facendo un giretto per il centro. Abbiamo un po' di tempo prima della partenza del traghetto, ma dobbiamo essere al porto entro le 17, quando chiuderanno parte delle strade per la festa patronale. Quindi esploriamo il centro commerciale Forum, per fare un po' di spesa prima di avviarci. Al porto di Palermo sono molto più furbi: c'è un parcheggio interno, a pagamento, che ti permette di depositare l'auto con largo anticipo e non preoccuparti più di lei mentre vai a farti un giro in attesa dell'orario di imbarco della nave. Fantastico. Andiamo dunque a prenderci una bella granita, facciamo una passeggiata e beviamo uno spritz. La tempistica di imbarco, questa volta per noi senza sbarco prioritario sul groppone, è molto più svelta e ci troviamo a fare manovre di parcheggio degne di Fast & Furious Tokyo Drift nel giro di un'ora. Riusciamo perfino a cenare al ristorante prima che la nave parta. Questa volta la nave è differente: siamo sulla Suprema, che ha cabine molto più grandi e ariose ed è tenuta molto meglio.





Giorno 10: viaggio in nave e arrivo a Genova 
Questo ultimo giorno di viaggio riusciamo a esplorare la nave. L'area bimbi stavolta è grande e aperta quasi tutto il giorno. Valentino inizia a patire la stanchezza del viaggio e a dare segni di isterismo, quindi lo lasciamo giocare il più possibile. Anche in questo caso la piscina è chiusa, ma è su un ponte aperto e non c'è vento, per cui molti passeggeri si godono il sole. Se la cabina è più grande il bagno invece è sempre uguale, con acqua caldissima o freddissima difficile da regolare e aria condizionata talmente alta da farci dormire con la felpa. Arrivati a Genova, sfruttiamo il late check out e sbarchiamo abbastanza in fretta. Mentre io e Valentino aspettiamo che Max scenda dalla nave con l'auto, una signora mi chiede quando, secondo me, inizieranno a imbarcare i passeggeri a piedi. Non riesco a non ridere quando le rispondo "imbarcare? Ma se stanno ancora sbarcando? Si metta comoda, spenga il motore dell'auto e vada al bar a bere un caffè, perché qui la faccenda è lunga". Voto finale della nostra esperienza in nave? Possibilmente, da non ripetere mai più.



MA io lo so che siete qui per una mini guida di viaggio, pertanto mettetevi comodi e prendete appunti:

PALERMO
Noi abbiamo dormito al B&B Balate Maqueda, vicino al Teatro Massimo. Andrea, che lo gestisce, è un ragazzo veramente simpatico e disponibile e ci siamo subito trovati molto bene con lui. Le stanze a tema Pantone sono bellissime e climatizzate, oltre che molto ben arredate (io mi sono innamorata della trendissima testiera del letto e delle piastrelle in bianco e nero del bagno), la colazione ottima (i dolci con la ricotta fresca me li sognavo tutto il giorno) e in generale avrete una gran voglia di tornarci. Ma soprattutto Andrea ci ha praticamente salvato il pomeriggio della partenza suggerendoci di avviarci in anticipo al porto per non trovarci nel traffico con la strada chiusa. Questo e molti altri buoni consigli hanno fatto guadagnare a lui e a questa struttura qualcosa come millemila punti stima.
Vicinissimo trovate il Parcheggio Del Centrostorico, super comodo e gestito da un gruppo di persone veramente carine. 

Senza allontanarvi troppo troverete tantissimi locali in cui mangiare e bere: la via Maqueda è centralissima e stracolma di gente. Noi vi segnaliamo questi: 
KePalle - Arancine d’Autore con una selezione vastissima di ripieni per le vostre arancine. 
Naicha Bubble Tea & Coffee ottimo se avete voglia di rinfrescarvi ma non vi va una granita.
Pedro's Coffee & Food ce ne sono due, li adorerete.
Capocollo apericena assolutamente degno di nota! Non ve lo potete perdere

Se invece siete dalle parti del Foro Italico, noi ci siamo fermati alla  Antica Gelateria Patricola e ne abbiamo cavato fuori un buon pranzetto.




Cosa vedere se avete poco tempo:
Fontana Pretoria, ma anche i palazzi intorno, compresa l'accoppiata di chiese composta dalla chiesa di 
Poco lontano non perdetevi il Teatro Massimo, il più grande in Italia e il terzo in Europa.
Se volete vedere qualcosa di davvero diverso, avviatevi verso il quartiere della Kalsa per visitare Santa Maria dello Spasimo,  chiesa mai completata riconvertita a spazio teatrale a cielo aperto. 




MONREALE
Da Palermo una delle migliori opzioni per una gitarella fuori città è visitare Monreale con il suo meraviglioso Duomo. Noi abbiamo anche scovato una interessantissima combinazione logistica: se parcheggiate al Parcheggio Monreale Duomo e pranzate alla Trattoria Pizzeria Monreale, il parcheggio è gratis. Come sempre in questi casi munitevi di scarpe comode, copritevi le gambe e le spalle e andate a esplorare questa cattedrale assolutamente da togliere il fiato.




TINDARI

Tindari è un borgo piccolissimo ma con una vista spettacolare. La maggior parte del suo territorio è area protetta e ci troverete anche una area archeologica. Quella che però svetta sul punto più alto è la Basilica Santuario Maria SS. del Tindari, con una storia veramente interessante. Vicino alla Basilica potrete pranzare al ristorante Tyndaris, che oltre alla vista e alla buona cucina (con porzioni decisamente generose) ha anche una piccola area bimbi (W le altalene).




CEFALÙ 
A Cefalù dovete vedere la cattedrale. Il resto è un meraviglioso extra che vi farà piacere ancora di più questa cittadina tanto bella quanto invasa dai turisti. La visita alla Cattedrale ha tre diversi percorsi, ma fatevi un favore e investite nel più completo, perché ne vale la pena. Ci sono anche diverse modalità di sconto sul biglietto: io per esempio sono entrata fierissima della mia tessera Proloco/UNPLI che mi ha fatto guadagnare lo sconto.




MILAZZO
Di Milazzo posso dirvi poco, ma vi invito ad approfondire per conto vostro: la città è molto carina e non troppo grande, si gira abbastanza bene a piedi e ha ben due litorali da cui godere il mare. Noi siamo stati a fare un gran bell'aperitivo sulla Riviera di Ponente per godere del tramonto. Ci siamo fermati al Lido La Fenice che ha anche un ristorante e una bella piscina. Per noi però la parte migliore della permanenza è stato il B&B Scarabeo Milazzo, gestito da una coppia davvero carina e disponibile che ci accolti come in famiglia. La colazione in terrazza è stata ottima e le camere sono molto belle, ma soprattutto ben climatizzate e dotate di un bagno favoloso. 




VULCANO
Ma arriviamo alla parte più succosa di tutte, ovvero la nostra destinazione "finale". L'isola di Vulcano. Prima di partire abbiamo fatto continuamente tantissime battute in merito, ovvero che è più facile raggiungere il pianeta Vulcano rispetto all'isola ed è pure più economico. Bene, tutte queste frecciatine sono volate dalla finestra appena abbiamo messo piede al porto di Vulcano. Affronteremmo ben di peggio sapendo di arrivare qui. Appena si scende dalla nave si viene accolti da due massi vulcanici sulfurei che sbuffano fumo, formando una specie di portale da attraversare per entrare in paese. Sull'isola ci sono diverse zone abitate, le due più turistiche sono quelle di Vulcano porto e di Vulcanello, decisamente più chic. Noi abbiamo soggiornato all'Hotel Al Togo, che ha circa una ventina di camere tutte affacciate sul giardino, una bella piscina e personale molto gentile. L'arredamento è semplice ma le stanze pulite e funzionali, oltre che climatizzate. Davanti all'ingresso di ogni camere c'è una zona esterna con un tavolino e un provvidenziale stendino. Da qui si arriva tranquillamente a piedi alla zona del centro che ospita la maggior parte dei locali e dei negozi. Noi abbiamo cercato di vivere questi giorni con il massimo relax, innanzitutto perché ne avevamo bisogno e poi perché il clima era veramente torrido, per quanto ben ventilato. Inoltre, ci tengo a ricordarvelo, è sconsigliato andare in spiaggia e portare in giro i bambini piccoli nelle ore più calde della giornata, perché il rischio di un colpo di calore è alto (ho visto Valentino divorare una granita alla velocità della luce e piangere dal caldo, nonostante stesse benissimo). 




Cosa vedere/dove andare
Prima di partire in molti mi avevano consigliato la pozza dei fanghi, che però è chiusa al pubblico a causa di lavori ancora in corso, ma soprattutto di fare il bagno nella vicina Spiaggia delle Acque Calde dove potrete assistere a un fenomeno davvero curioso: dal fondale sabbioso il vulcano sbuffa aria calda che riscalda l'acqua marina come in un idromassaggio naturale. Se come i miei maschietti siete un pochino scettici sulla temperatura dell'acqua quando fate il bagno al mare, qui non rimarrete delusi perché è veramente molto piacevole. La sabbia è scura e molto calda, pienissima di piccole pietre pomici. Altra spiaggia assolutamente da visitare è la Spiaggia delle Sabbie Nere, molto più grande e con acqua a temperatura "normale", ma anche con un fondale sabbioso di acqua bassa molto comodo se non amate nuotare per forza. La sabbia qui ha un colore nettamente più nero ed è più fine. Ottima per godersi un bel tramonto, può essere parecchio ventosa. Se volete fare una piccola escursione per vedere un posto decisamente insolito, optate per la Valle dei Mostri. Situata sulla cima di Vulcanello, è una piccola area naturale con dune di sabbia nera e formazioni rocciose, dette dicchi vulcanici, che assumono forme molto strane che ricordano dei mostri. Portatevi dell'acqua perché non troverete una fontanella nemmeno per sbaglio.





Dove mangiare
Per noi vince il premio di miglior locale ISLA Bar, enoteca, ristorante, pizzeria, dove abbiamo cenato, pranzato, fatto merenda... le loro pizze sono ottime, buonissimi anche i primi, le granite siciliane sono meravigliose. Quello che più abbiamo apprezzato è stata l'attenzione al cliente. Valentino in particolar modo è stato trattato come un principe nonostante spesso facesse i capricci. 
Ottimo invece per qualcosa di più veloce (ma non per questo meno sostanzioso) il Panificio La Ciambella D'oro che ci ha fornito acqua per le nostre avventure e pane cunzato per i nostri stomaci. 

Discorso a parte merita il Therasia Resort Sea & Spa, dove si è tenuto il matrimonio: è sicuramente una location stupenda, con una vista incantevole. Il ricevimento era ospitato dal loro ristorante Il Cappero at Therasia resort che vanta uno chef con una stella Michelin. La cena è stata ovviamente ottima, con piatti estremamente gustosi ma non troppo elaborati. In questo caso non possiamo esprimerci più di tanto, perché si trattava di una situazione particolare, ma senz'altro l'impressione è stata ottima. . 


LA GUIDA
Per quelli di voi, che come me, vivono di Google Maps, ecco qui di seguito la mia guida di Vulcano e della Sicilia del nord, pronta per impostare il navigatore. Buon viaggio!








Commenti

  1. Bellissimi posti 😊 spero che ti sia piaciuta la mia Palermo ❤️

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