mama blog: la gravidanza è un casino - il terzo trimestre #2




Con l'avanzare del terzo trimestre la data di arrivo del Baby Koala si fa sempre più vicina e l'aspettativa cresce...


CORSO PREPARTO E STATISTICHE STRANE
Alla 31esima settimana ho iniziato il corso preparto. Su consiglio della mia ginecologa lo sto facendo direttamente in ospedale e devo dire che finora si sta rivelando quantomeno esauriente. In ognuno degli otto incontri si affronta un tema diverso e ci si confronta, tra statistiche, falsi miti e indicazioni mediche. In alcuni casi però mi sono trovata ad avere delle perplessità non da poco in merito a questioni che altre hanno preso come oro colato. Qualche esempio: non esistono donne senza latte o con poco latte, ma solo donne che "non hanno stimolato correttamente l'allattamento". Come dire che la colpa è tua in ogni caso. Ecco, io ho parecchie amiche che avrebbero tanto voluto allattare, ma la montata lattea non è mai arrivata. Come la mettiamo? Altro esempio: nelle prime settimane il bambino va allattato a richiesta, poi saprà regolarsi da solo. Come no. Andate a dirlo a tutte quelle amiche che non hanno praticamente dormito per mesi perché ogni 30 minuti si trovavano un neonato attaccato al seno. Felicissime proprio. 
Un altro punto che mi ha lasciata perplessa è l'ossessione contemporanea per il parto naturale a tutti i costi: ok, il cesareo è un'operazione invasiva, costosa, con un recupero lento e se si può evitare è senz'altro meglio. Ma se il bambino vuole restare podalico fino alla fine (si veda il Baby Koala ancora girato di piedi) direi che non si può fare altrimenti. Invece no, bisogna convincerlo in tutti i modi a girarsi di testa: tra i misteriosi rimedi erboristici, vedi la famosa moxa, cioè una specie di sigaro a base di erbe da mettere ai propri piedi e da bruciare tipo incenso, che mi ha fatto pensare a un rito sciamanico quando mi hanno spiegato cosa fosse; l'agopuntura, che pare sia efficace, ma deve essere approvata dal ginecologo (ok...); misteriose manovre di rigiro, che pare non svolga più nessuno, e direi menomale perché mi sa di medioevale a voler essere gentili. 
Insomma, c'è sempre da imparare qualcosa dal tempo trascorso con altri umani.



FUTURI PAPINI E PREPARAZIONE PSCICOLOGICA
Max e alcuni suoi amici, essendo esclusi, come giusto, dal corso preparto, hanno partecipato a loro volta a una serie di incontri sulla paternità consapevole a cui le donne non erano ammesse. A tenere il corso due psicologi, maschi, che Max ha prontamente descritto come "Jack Nicholson da giovane" cosa che mi ha fatto pensare a Shining, e "il giovane palestrato barbuto". Oook.  Da questa serie di incontri, a cui noi povere mogli abbiamo potuto partecipare solo una volta, sono venute fuori alcune verità:
- quando si parla di genitorialità la parità di genere è morta, questo perché vige ancora l'idea che "il papà terrà il bambino come un pallone da rugby e lo cambierà senza fare troppe moine, ma va benissimo così"; forse non avete presente l'uomo che ho sposato io, che si commuove quando vede un cagnolino, figuriamoci se non farà vocine tenere o non coccolerà da morire il suo bimbo. Probabilmente sarò io quella che lo cambierà senza troppe scene. Ma io sapevo di essere maschiaccio dentro e va bene così.
- il buon senso è sopravvalutato: nel senso che tante piccole regole di comportamento, che sembrano davvero ovvie e dettate dal buon senso, come "dedicare del tempo ai bambini senza piazzarli davanti alla tv", evidentemente non lo sono. Questo credo dia davvero di che riflettere.
- il sesso in gravidanza è un gigantesco tabù, più per l'uomo che per le donne: mogli che si sentono incubatrici umane e in generale poco attraenti (però anche tu magari pettinati ed evita di uscire di casa in pigiama, eh) e mariti che temono di schiacciarci con il loro dolce peso, o che "con quella pancia mi sembra di abbracciare un mio amico"... amici, basta parlare. La comunicazione è una caratteristica ontogenetica dell'essere umano, quindi usatela, almeno per parlarvi tra coniugi. Non è difficile (e soprattutto per i mariti, valutate una dieta).
- Avere manie di controllo è fuori discussione: Max ha espresso il timore dell'ignoto nei confronti del resto della gravidanza e del parto, poiché sono cose che non possiamo controllare. Concordo pienamente, motivo per cui sono sempre stata super favorevole al cesareo programmato. Invece lui si è sentito dire che, come tutti i suoi colleghi ingegneri informatici è un rompiballe, mentre io "devo stare tranquilla che andrà tutto bene". Parliamone. L'imprevisto è sempre dietro l'angolo (anche no, ma non lo puoi sapere) e averne timore mi sembra perfettamente normale.


VALIGIA PRONTA E SHOPPING ONLINE
Scattati i fatidici meno sessanta giorni ci siamo resi conto, come temevo, che le grandi opere sono ancora molto ma molto in alto mare. La cameretta è ancora da imbiancare, per non parlare della disposizione dei mobili, mancano oggetti vari che abbiamo inserito nella lista nascita, ma soprattutto deve essere pronta, o almeno tendenzialmente preparata, la valigia per l'ospedale. Perché non si sa mai. Ora, se ho a disposizione ancora 60 giorni per finire tutto, non vedo perché il Baby Koala debba voler arrivare tanto prima. Non gli conviene. Dormirebbe in una culla senza lenzuola. Non avrebbe vestiti puliti né pannolini. Urge porre rimedio. Quindi, mi sono messa d'impegno e ho spuntato la lista di cose da mettere in valigia come richiesto dall'ospedale: il Baby Koala sarebbe anche stato a posto fino alle dimissioni (dopo proprio no), mentre io non avrei avuto nulla da mettermi addosso, a parte assorbenti giganti e mutande a rete (tutto gentilmente fornito da varie amiche che mi hanno regalato quello che gli è avanzato dal post parto, sante donne). Così mi sono dedicata allo shopping online, tra pigiami aperti davanti, reggiseni da allattamento e conchiglie raccogli-latte. Penso che seguirò il trend e ci farò sopra un video, perché sebbene dettate dal buon senso, ho trovato alcune necessità ospedaliere abbastanza alienanti, ma ve ne parlerò a parte in modo più approfondito.



PANCIA GRANDE E DUBBI SUL CALENDARIO
Nel terzo trimestre la pancia cresce a vista d'occhio e le persone sembrano finalmente notare che sei incinta. Il miglior commento che ci si sente dire è "oh, ma che bella pancia grande! Manca poco, vero?". No, non manca così poco, la nascita è prevista a metà luglio... comunque grazie per aver notato le dimensioni della mia pancia (ah, è medico lei?) e avermele fatte notare... come se non fosse già abbastanza complicato conviverci. Altra cosa interessante è confrontarsi con altre future mamme, tra chi ha preso millemila chili e chi ne ha presi pochi (io), tra chi ha una pancia enorme e chi ne ha una non poi così grande (io... lo ribadisco: sono piccola).
Intanto il Baby Koala si stiracchia, con effetti in stile alien visibili anche dall'esterno (è un piede quel bozzo che spunta?) 

Avete consigli di sopravvivenza da condividere? Ormai il conto alla rovescia è ufficialmente partito...

Commenti

  1. Il parto è il "male" minore... più utile sarebbe un corso post-nascita, non solo una volta alla settimana, dove si ricevono indicazioni più pratiche e che danno un vero sostegno alla neo-mamma. Ancora raccontano la storia del "non hanno stimolato correttamente l'allattamento"???? Un conto è la teoria, un altro la pratica: forza Gabri che sei al traguardo, anzi, alla partenza di una bella avventura!
    p.s. i bimbi in pancia si girano anche all'ultimo momento, se proprio mancano poche settimane l'agopuntura aiuta, ma il sigaro è portentoso... provato personalmente!

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    Risposte
    1. Concordo in pieno sul sostegno post-nascita. La Asl ci prova con il punto di ascolto mamme, ma c'è ancora questa idea che "devi fare da sola o è una tua negligenza" che a me non piace proprio... Alla fine si è girato di testa, ma è una vera anguilla, quindi c'è poco da fidarsi, potrebbe cambiare idea...

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