Stare a casa mai: fuori di zucca e foliage a Santa Maria Maggiore



Per il nostro primo weekend fuori porta in tre abbiamo scelto la Valle Vigezzo. Conosciuta come la valle dei pittori, in Ossola, ospita diverse cittadine tutte equamente belle, che ho frequentato per molti anni quando i miei nonni materni avevano una casa per le vacanze da queste parti. In questo caso, abbiamo optato per Santa Maria Maggiore, uno dei comuni più grandi, con un bellissimo centro storico e una Pro loco piuttosto attiva  nell'organizzare un sacco di manifestazioni.




Prenotata una stanza al b&b Dimora d'artista (in centro centrissimo) ci siamo goduti un weekend in questa bellissima casa storica (io adoro l'architettura tradizionale vigezzina), tra mobili d'epoca e colazione in camera super ricca. La camera stessa era una sorta di mini appartamento a tema antica farmacia (in centro c'è infatti la casa del profumo, un museo sulla storia locale di produzione profumiera), e la casa è ricca di opere d'arte di varie correnti.






Oltre a questa meravigliosa sistemazione, abbiamo avuto la fortuna di goderci Fuori di zucca, un intero weekend a tema con allestimenti, mercatini e iniziative varie. Diversi locali avevano menù a base di zucca: normalmente sarei andata nella mia pizzeria preferita, da Franco, ma la domenica a pranzo erano già al completo e il sabato sera non era previsto un vero e proprio menù. Quindi siamo andati al Cortiletto, salvo scoprire che il menù speciale alla zucca andava prenotato... la delusione è stata tanta, ma abbiamo comunque mangiato dei buoni salumi vigezzini (il crudo vigezzino me lo sogno di notte), gnocchi all'ossolana (fatti con farina di castagne e serviti con il gorgonzola) e una spettacolare crostata ai mirtilli. 
Per il pranzo della domenica invece abbiamo optato per il più elegante ristorante Le Colonne, che proponeva un menù completo di varie portate, buonissime e con un impiattamento altamente instagrammabile. 



Tra le varie attività, abbiamo visitato il centro storico, scattato tante foto, mangiato il tradizionale stinchett (il tipico street food vigezzino, che prima o poi imparerò a fare come si deve). Finalmente sono riuscita a portare Max al museo dello spazzacamino (qui ogni anno si organizza il raduno internazionale) e comprato un libro di fiabe per Valentino. 




Oltre alle tante foto ai vari allestimenti, abbiamo anche fotografato Valentino in mezzo alle zucche: sempre con quel suo faccino perplesso, un po' perché era disorientato dal posto nuovo e da tanti stimoli, un po' perché odia quando lo mettiamo in posa per fargli foto. È come fotografare un gatto: è super fotogenico ma non sa stare fermo.




Valentino ha patito molto il cambio dell'ora, dormendo malissimo di notte, ma si è goduto il clima facendosi grandi ronfate di giorno. La domenica pomeriggio, prima di tornare a casa, siamo andati a messa al santuario di Re (dedicato alla Madonna del sangue, legato a un miracolo molto particolare che si è verificato secoli fa). Molte delle grazie ricevute riguardano proprio la nascita di bambini nati da casi di vari tipi di infertilità. Valentino, sarà per questa predisposizione del santuario, è stato bravissimo tutto il tempo e si è anche guadagnato il suo primo santino. 




Un'altra caratteristica della Valle Vigezzo in questo periodo dell'anno è il foliage: da queste parti passa uno dei percorsi in treno più panoramici d'Europa per quanto riguarda il foliage autunnale e i monti hanno un meraviglioso mix di colori caldi. Anche il clima è particolare: in ottobre basta una bella giornata di sole per alzare la temperatura e girare giusto con il maglione. Proprio il weekend precedente, in cui era inizialmente previsto Fuori di zucca, era stato funestato da forti piogge (e freddo), tanto da convincere gli organizzatori a rimandare l'evento. Buon per noi, che siamo così riusciti a trovare un'ottima sistemazione, goderci un tempo meraviglioso e una manifestazione divertente!



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