mama blog: i 5 mesi di Valentino




Valentino il Baby Koala ha compiuto cinque mesi. Adesso comunica, a modo suo e sempre con grandi sorrisoni, afferra bene le cose, soprattutto i capelli della nonna, e presto farà venire un'ernia del disco alla mamma perché è arrivato a pesare la bellezza di otto chili. In pratica un porcellino.


Valentino VS freddo

Vale è chiaramente figlio dell'estate, perché detesta a morte essere vestito e infagottato per il clima freddo. Che sia una giacca, un tutone o una coperta, non c'è verso di vestirlo senza urla disumane. Un po' lo capisco, perché poi sembra una stella marina che non riesce a piegare le braccia... ma, essendo figlio dell'estate, non vuole nemmeno stare al freddo: quando ha freddo piange. Lo lasci dormire mezzo nudo perché si è addormentato così? Si sveglia piangendo per il freddo. Lo porti fuori casa con il giubbotto ma senza coperta sulle gambe? Si lamenta finché non lo copri, ma a quel punto cerca di scoprirsi... un giorno di novembre, incredibilmente caldo per la stagione, siamo entrambi usciti con una giacca leggera da mezza stagione: appena si è reso conto della temperatura esterna e che lo avrei portato in giro a prendere un po' di sole senza infagottarlo, ha iniziato a ridere e a saltellare nel passeggino tanto era contento. 


To denti or not to denti?

Da qualche settimana il Vale ha iniziato a mettersi compulsivamente le mani in bocca, per intero, fino a strozzarsi. Chiaro segno che sta iniziando a mettere i denti. Ahia. La parola denti mi evoca una sanguinosa immagine dei miei capezzoli morsicati dal mio piccolo maialino mangione. Andiamo bene! Per non parlare della quantità di bauscie prodotte: finalmente tutti quei graziosi bavaglini si sono resi utili. Naturalmente dopo un po' ha addirittura iniziato a succhiarsi la gengiva, come gli anziani con la dentiera, e a quel punto è diventato palese che i dentini erano lì pronti per uscire. In più, proprio lui che non ha mai fatto un rigurgito, ha preso il vizio di cacciarsi la mano in bocca per intero, se potesse se la caccerebbe in bocca fino al gomito, e finisce per provocarsi conati di vomito altamente inquietanti.


Crisi da svezzamento fuori moda

Secondo la puericulturice che lavora con il pediatra del Vale, potremo iniziare a svezzarlo dopo il compimento dei 6 mesi. A quel punto potremo decidere se optare per uno svezzamento tradizionale, con pappe e omogeneizzati vari, oppure per l'autosvezzamento, che permetterà al bambino di mangiare quello che vuole, ma soprattutto di mangiare quello che mangiano i genitori. Nella mia testa, all'inizio, l'autosvezzamento aveva una aura molto hippy, mi immaginavo il quantitativo spropositato di lavatrici e il cibo sparpagliato per il pavimento. Meglio un tradizionale svezzamento con le pappe, più gestibile. Poi ho letto le dispense della puericulturice con le indicazioni per lo svezzamento tradizionale: brodino vegetale, dosi misurate con precisione... praticamente si trattava di passare la giornata a cucinare per il Vale. Figuriamoci, già non trovo il tempo di cucinare per me stessa! Ok, vediamo dunque quali sono le caratteristiche del perfetto candidato all'autosvezzamento: deve stare seduto da solo, e qui siamo sulla strada buona, deve saper dire di no in qualche modo, e anche qui ci siamo quasi, non deve avere il riflesso del tirar fuori la lingua, e anche qui ci stiamo lavorando, ma soprattutto deve essere interessato al cibo. Il Vale. Che passerebbe la vita a ciucciare perché ha sempre fame. Che cerca di fregarmi il piatto con il cibo già adesso. Direi che abbiamo il candidato ideale. Dunque, il mio proposito di fare omogeneizzati di paniscia (tipico piatto novarese) probabilmente salterà e gli daremo direttamente la paniscia così com'è... ha provato a rubarmi qualsiasi tipo di cibo, dai pop corn alla torta al cioccolato. Temo che non resisteremo a lungo!


God save Bing

La mattina è ormai il momento meno produttivo della giornata. Valentino si alza con calma, a volte presto, a volte più tardi, spesso ha fame e puntualmente produce quintalate di cacca che mi costringono a fargli il bagno di mattina. Non ci sarebbe niente di male, salvo il fatto che il bagnetto è consigliato la sera, per rilassare il bambino, MA Vale adora da morire stare nella vasca, sguazza e si agita come una piccola grassa anguilla cicciotta, tutto felice, quindi finisce per essere un momento divertente più che rilassante, ma non proprio addormentevole... quando finalmente è pulito, bisogna vestirlo per la giornata, riordinare il bagno, devo vestirmi anche io e prendere la mia dose quotidiana di farmaci e integratori (si ringrazia la mia tiroide per il servizio svolto). Naturalmente anche io vorrei fare colazione, a quel punto, dato che ancora non ci sono riuscita. Ma dove mettere Valentino in modo che stia tranquillo e sereno per cinque minuti? La risposta è molto semplice: davanti alla tv. In barba a puericultori, educatori, montessoriani e ben pensanti, come una brava mamma degli anni '80, io piazzo mio figlio sulla sua sdraietta/altalena (Dio salvi la sdraietta), gli metto un bavagliolo per salvare la maglietta dalle bauscie, gli metto tra le mani la sua amata giraffa Sofia e accendo i cartoni animati. Ne abbiamo sperimentati un po': Puffin Rock gli piaceva molto, ma le puntate sono poche e lui non reggeva mai un episodio intero; Paw Patrol è decisamente per bambini più grandi, perché Vale palesemente non riusciva a seguire la trama e si stufava subito; Pocoyo gli piace un sacco, ma comunque non resiste più di cinque minuti scarsi. Bing, che guardiamo su You Tube per evitare di cercarlo sui canali del digitale terrestre, è il suo preferito: anche se gli episodi sono sempre quelli, ride come un matto, chiacchiera commentando con "nghi, haeh, iiii" e chi più ne ha più ne metta. Soprattutto, cosa fondamentale, guarderebbe Bing per ore. Ovviamente non lo lascio per più di 10 minuti davanti alla tv, ma sono più che sufficienti per fare tantissime cose, tra cui mangiare con calma, fosse anche per terra vicino alla sdraietta. Dio salvi Bing.

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